Pietre d’inciampo. Memoria del passato, radice per il futuro.

Con il Patrocinio dei Comuni di ISOLA DELLA SCALA e TREVENZUOLO

Pietre d’inciampo a Isola della Scala e Trevenzuolo
Lunedì 31 maggio 2021 verranno posate le prime nove “Pietre d’inciampo” sul territorio
veronese, in ricordo dei deportati che non hanno più fatto ritorno alle loro case.
Otto di queste pietre saranno collocate ad Isola della Scala, in Piazza Martiri della Libertà, alle
ore 11.00, mentre la nona verrà posata a Trevenzuolo, in Via Roma (di fronte al Municipio) alle
ore 17.00.
Pietre d’inciampo di Isola della Scala
– Cestaro Adolfo, nato a Isola della Scala il 27 marzo 1920. Deportato a Mauthausen. Morto
l’11 aprile 1945 a Mauthausen.
– Corrà Flavio, nato a Salizzole il 7 aprile 1917. Deportato a Flossenbürg. Morto il 1° aprile
1945 a Flossenbürg.
– Corrà Gedeone, nato a Salizzole il 18 settembre 1920. Deportato a Flossenbürg. Morto il
16 marzo 1945 a Flossenbürg .
– Ferri Giacomo, nato a Isola della Scala il 25 maggio 1914. Deportato a Dachau. Morto il
18 febbraio 1944 a Dachau .
– Gruppo Luigi, nato a Bovolone il 30 giugno 1910. Deportato a Flossenbürg. Morto dopo
il suo rientro a Isola della Scala il 20 settembre 1945.
– Minali Adelino, nato a Isola della Scala il 9 gennaio 1920. Deportato a Mauthausen. Morto
il 27 aprile 1945 a Mauthausen-Gusen.
– Soffiati Luigi, nato a Salizzole il 6 settembre 1915. Deportato a Mauthausen. Morto a
Mauthausen-Ebensee il 9 maggio 1945 (dopo la liberazione del campo).
– Spaziani Gracco, nato a Lonigo (Vicenza) il 18 maggio 1884, residente a Isola della Scala.
Deportato a Mauthausen. Morto il 9 febbraio 1945 a Mauthausen.
Pietre d’inciampo di Trevenzuolo
– Sesini Ugo, nato a Trapani il 19 gennaio 1899. Famiglia di origine veronese, residente a
Trevenzuolo. Deportato a Mauthausen. Morto il 27 febbraio 1945 a Mauthausen-Gusen.

Pietre d’inciampo – L’origine e il significato
Dal 1995 in tutta Europa, grazie all’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, è nato il progetto
‘Pietre d’inciampo’, con l’obiettivo di disseminare il territorio di un monumento diffuso che
obblighi anche il passante più distratto a interrogarsi sulla vita e sulla sorte di milioni di persone
uccise nei lager nazisti.
L’avvenimento decisivo accade a Colonia nel 1990, quando un cittadino contesta la veridicità della
deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera
scultorea per ricordarne la persecuzione.
Da quel momento Demnig si dedica a costruire il più grande monumento diffuso d’Europa,
attraverso l’installazione di semplici pietre, ricoperte di ottone, poste sul suolo pubblico e laddove
è possibile, proprio nei pressi dell’ultimo luogo di abitazione liberamente scelto da ognuna delle
vittime, riportandone nome, data di nascita, di deportazione e di morte.
Un’iniziativa senza precedenti, che ha superato presto i confini della Germania in virtù della sua
originale funzione di stimolo alla coscienza collettiva in molti paesi europei.
Già oltre 80.000 pietre sono state poste in tutta Europa, a ricordo di chi è stato strappato dalle case,
dai luoghi di lavoro, dalla scuola, da ogni affetto e possibilità di futuro.
Le ‘Pietre d’inciampo’, in tedesco Stolpersteine, nascono come reazione a ogni forma di
negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del nazional-socialismo che, per qualsiasi
motivo, siano state perseguitate: religione, ‘razza’, idee politiche, orientamenti sessuali.
Le pietre sono il simbolo di un dolore privato che si fa pubblico, nomi che tornano a risuonare per
tutti e che ci spingono a interrogarci continuamente, rappresentando contemporaneamente una
commemorazione personale e un invito alla riflessione civile. In Italia le prime 30 ‘Pietre
d’inciampo’, sono state poste a Roma nel 2010, grazie al progetto ‘Memoria d’inciampo’ curato
da Adachiara Zevi che nel 2012 fonda l’Associazione ‘Arteinmemoria’.
Nei tantissimi comuni italiani interessati dalle deportazioni, sono stati costituiti Comitati locali di
cui fanno parte associazioni resistenziali e civili, impegnate nell’intento di mantenere viva la
memoria delle vittime del nazifascismo proprio nei luoghi della quotidianità.
Programma dell’ EVENTO PIETRE D’INCIAMPO, promosso da ANED in collaborazione con le associazioni aderenti al progetto, con inizio alle ore 11.00 ad Isola della Scala, Piazza Martiri della Libertà:

  • Saluto dell’Amministrazione Comunale
  • Saluto di Aned Verona e introduzione all’evento
  • Breve spazio per eventuali altri interventi e saluti
  • Inaugurazione delle Pietre d’Inciampo, con la presenza di rappresentanti dei familiari dei
    deportati ad essi dedicate
  • Benedizione delle Pietre da parte del Parroco di Isola della Scala
  • Conclusione e saluti
    Viste le misure di contenimento anti-Covid in vigore, verrà regolamentata l’affluenza di pubblico
    sul luogo specifico dell’evento, al fine di evitare assembramenti.
    Le Pietre d’Inciampo posate, comunque resteranno per sempre parte del nostro patrimonio
    culturale e sarà possibile visitarle ogni qualvolta lo si desideri, a perenne grato ricordo e omaggio
    a chi ha dato la vita per la Libertà.

Dalla rivista di ANED (Associazione Nazionale ex Deportati) Triangolo Rosso, III trimestre 2021